Con un peso di soli 1,5 kg e la capacità di trasportare 300 grammi di carico, questo minuscolo dispositivo ha dimostrato un’efficacia straordinaria in situazioni di alta intensità operativa, contribuendo a localizzare obiettivi terroristici e a supportare operazioni per ritrovare persone rapite o scomparse.
Sviluppato dalla società Israeliana “Robotican”, il drone “Rooster” è stato attivato numerose volte nelle missioni d’élite, svolgendo un ruolo fondamentale nel superare le barriere naturali, come i tunnel e le stanze degli edifici. La sua capacità di operare in spazi ristretti, sia in superficie che sottoterra, e di agire come stazione di rilancio per altri droni ha migliorato significativamente la comunicazione tra le forze sul campo e quelle in posizioni più arretrate. Grazie a questa caratteristica, il “Rooster” può agire autonomamente, fungendo da punto di supporto per una serie di altri droni, facilitando operazioni complesse in ambienti difficili.
Oltre alla sua versatilità in missioni di comunicazione e ricerca, il drone è anche in grado di rilevare gas e ossigeno, e di scattare fotografie termiche al buio, strumenti essenziali nelle operazioni notturne o in situazioni di visibilità ridotta. La sua rapidità di impiego è un altro punto di forza: basta meno di due minuti per estrarlo dalla tasca e inviarlo in missione, il che lo rende particolarmente efficace in scenari dove è necessario intervenire velocemente.
Il “Rooster” è stato concepito inizialmente come una soluzione per affrontare le difficoltà operative emerse durante il conflitto, come la comunicazione tra i droni e le forze sul campo. La versione attuale del drone è stata sviluppata grazie al feedback delle forze armate e continua a evolversi, con l’introduzione di nuove funzionalità e sensori.
Con il continuo perfezionamento del “Rooster”, è probabile che questo drone diventi una componente essenziale delle unità d’élite, un ulteriore passo avanti nella guerra moderna, dove la tecnologia svolge un ruolo fondamentale nella protezione e salvataggio delle vite dei soldati.